Skip to content
333/1355861 elettricistalodi@gmail.com
controllo dell'efficienza di un impianto elettrico

Come controllare l’efficienza di un impianto elettrico

Stai comprando o hai già acquistato  casa? hai controllato l’impianto elettrico?

Quando si sta acquistando un abitazione sono molti le considerazioni da fare: il budget di spesa prefissato, il contesto territoriale in cui la casa è ubicata, l’anno di costruzione dell’edificio, la disposizione dei locali e tantissimi altre cose. Una considerazione molto importante da effettuare è domandarsi e controllare in che condizioni sia l’impianto elettrico.

Di seguito daremo poche ma fondamentali aspetti da considerare al fine di ritrovarsi spiacevoli sorprese una volta terminate le operazioni di compravendita. Consigliamo di effettuare questo controllo anche a tutti coloro che sono già in possesso di una casa (proprietari o affittuari) poiché le operazioni da eseguire richiedono davvero poco tempo.

Le certificazioni

A partire dal 1990 è stata resa obbligatoria la certificazione dell’impianto elettrico che deve rispettare ‘la regola dell’arte’, ovvero soddisfare tutte le normative vigenti in termini di sicurezza ed efficienza. In un impianto elettrico dovranno essere presenti cavi con un determinato colore  e isolamento, interruttori differenziali e magnetotermici a protezione delle utenze collegate e un adeguato impianto di messa  a terra, solo per citare quelli più importanti. La documentazione che attesti il rispetto delle normative è chiamata ‘Dichiarazione di Conformità’ e deve essere rilasciata dall’impresa esecutrice dei lavori.

Qualora un impianto fosse sprovvisto di tale certificato, perché smarrito o semplicemente mancante, si potrà richiedere un documento sostitutivo denominato ‘Dichiarazione di Rispondenza’ volta a certificare la ‘rispondenza’ di tutti quegli impianti eseguiti dal 1990 al 2008; come nel caso della dichiarazione di conformità, anche per la dichiarazione di rispondenza è necessaria la firma di un tecnico abilitato con almeno cinque anni di esperienza e in possesso della qualifica della Camera di Commercio che controlli e certifichi i lavori, nonché esegua le eventuali modifiche all’impianto.

Non sempre un impianto certificato è sinonimo di sicurezza ma è altrettanto vero che la sottoscrizione di un documento implica una responsabilità da parte di chi ne certifica l’idoneità.

Controllo visivo dell’impianto

Vi suggeriamo alcuni semplici consigli per il controllo  dell’impianto elettrico di casa vostra o dell’abitazione che intendete acquistare

  • Scatole di derivazione: all’interno si trovano le giunte tra i vari conduttori che permettono la propagazione della corrente dal quadro elettrico a tutte le utenze (prese e interruttori di accensione delle luci). Si trovano solitamente a 30 cm di altezza dal pavimento e per aprirle è sufficiente un piccolo cacciavite piatto (le viti si trovano alle estremità e potrebbero avere la testa sporca di vernice).E’ molto importante accertarsi che all’interno di una giunta convoglino fili dello stesso colore e che non vi siano filamenti di rame che escano dalle stesse; con un cacciavite assicuratevi infine che i morsetti siano ben serrati per evitare dispersioni di corrente.
  • Scatole portafrutto: per quanto riguarda le prese di corrente si trovano alla stessa quota delle scatole di derivazione, quelle riguardanti gli interruttori di accensione delle luci sono invece collocate a circa un metro di altezza (fanno eccezione le prese del piano lavoro della cucina e gli interruttori a fianco del letto). Per aprirle bisogna prima rimuovere le placche di rivestimento facendo leva con un cacciavite nelle apposite asole laterali. Accertatevi che non fuoriescano filamenti di rame dai morsetti e nel caso serrateli con un giro di cacciavite. Controllate infine che non vi siano giunte tra fili all’interno della scatola poiché queste devono trovarsi solamente nelle derivazione e non in prossimità di prese e interruttori.
  • Quadro elettrico: gli interruttori sono agganciati mediante una o due levette a una lamina orizzontale metallica denominata ‘barra DIN’. Accertatevi della presenza di interruttori magentotermici (nelle case troverete accanto alla marca la sigla C6, C10 o C16) e di almeno un  interruttore differenziale, più conosciuto come ’salvavita’, riconoscibile da un pulsantino che dovrà essere premuto almeno una volta al mese per verificare che gli ingranaggi al suo interno si possano muovere in maniera corretta, qualora un guasto richiedesse il distaccamento di corrente dall’impianto. Se in seguito alla pressione del tasto la leva generale non si dovesse abbassare fate sostituire immediatamente il salvavita. Eseguite questo test in presenza di corrente poiché solo in questo caso il pulsante funziona. Dopo aver abbassato il contatore dell’Enel serrate con un buon cacciavite tutti i morsetti a monte e a valle degli interruttori; potrete trovare anche dei puntalini alle estremità dei fili che collegano il salvavita agli altri interruttori. Molto importante è il rispetto della polarità, ovvero il mantenimento della fase e del neutro nei relativi collegamenti (in alcune marche di interruttori il morsetto del neutro è indicato con la lettera N). Se i lavori saranno stati eseguiti da un professionista troverete più di un salvavita e tanti interruttori magnetotermici quante saranno le linee elettriche in cui l’impianto è stato suddiviso.
  • Contatore di energia: è fornito dall’Enel, anche se avete stipulato un contratto con un’altra compagnia energetica. Se la distanza che lo separa dal quadro elettrico è maggiore di 3 metri dovrete trovare al suo interno o in prossimità un interruttore magnetotermico a protezione della linea d’alimentazione.
  • Corpi illuminanti: un rapido esame a vista sarà sufficiente per verificare che non vi siano fili volanti che escano dalla lampada. Nel caso di installazione di luci esterne dovranno essere state rispettate le condizioni che garantiscano un buon isolamento dall’acqua, ovvero l’utilizzo di appositi raccordi stagni o pressacavi e l’impiego di strisce di guaina isolante intorno ai coperchi.
Torna su Chiama Ora