La componente elettrica in un impianto di riscaldamento
L’impianto di riscaldamento permette la regolazione della temperatura interna di un’abitazione e la fornitura di acqua calda sanitaria. Affinchè questo sia possibile gioca un ruolo importante anche la componente elettrica. Il cuore di un impianto di riscaldamento è la caldaia che permette di scaldare l’acqua che verrà immessa nell’impianto, sia come acqua sanitaria che propriamente per riscaldamento. A prescindere dal combustibile impiegato (metano, gpl, pellet) questo scambiatore di calore e tutti i dispositivi inerenti, quali pannelli di controllo, termostati, pompe di ricircolo ecc… dovranno essere costantemente alimentati dalla corrente.
La settorializzazione dell’impianto
L’efficienza di un impianto di riscaldamento passa attraverso la diversificazione, all’interno di un edificio, di zone che per esigenze differenti dovranno mantenere temperature diverse in base a degli orari prestabiliti: si pensi ad esempio, in un’abitazione, i locali quali cucina e soggiorno che necessitano di una temperatura confortevole durante le ore diurne, a differenza delle camere da letto dove l’esigenza si sposterà nella fascia notturna, evitando così un dispendio inutile di energia termica.
O ancora in attività quali negozi o uffici dove la presenza di persone è concentrata durante gli orari e i giorni lavorativi. Ciascuna zona sarà gestita da un termostato, ovvero da un’apparecchiatura dotata di un sensore in grado di aumentare o diminuire la temperatura. A ogni termostato è associata una valvola termostatica che regolerà il passaggio di acqua calda all’interno di un collettore che a sua volta permetterà di riscaldare una parte dell’ impianto dell’edificio.
Il termostato
Con il termine termostato si indica il dispositivo in grado di regolare la temperatura di un ambiente agendo sull’impianto di riscaldamento (direttamente sulla caldaia o su una valvola di zona). L’elemento che permette questa regolazione è un elemento sensibile (che può essere un resistore o un semiconduttore) che in base alla differenza di temperatura percepita nell’ambiente può aprire o chiudere un contatto elettrico.
In commercio vi sono svariati modelli a seconda delle funzioni che si intendono sfruttare. I più semplici e dall’intuitivo funzionamento sono composti da un piccolo disco, simile alla ruota dentata di un ingranaggio, la cui rotazione permette di scegliere la soglia di temperatura in cui il dispositivo deve intervenire.
I moderni termostati, chiamati cronotermostati, permettono invece la programmazione suddivisa in fasce orarie, ognuna delle quali con un temperatura differente a seconda dei giorni della settimana. Da poco si trovano in commercio anche termostati intelligenti che, interfacciandosi a una rete wireless, possono essere gestiti da remoto mediante un’applicazione dedicata sullo smartphone.
I vantaggi ottenuti in termini di risparmio energetico sono notevoli e il costo di installazione del dispositivo, che può essere alimentato sia a 220 V che a batteria, viene ripagato nel corso di davvero poco tempo. A ritorno da un periodo di vacanza sarà possibile attivare la caldaia, appena qualche ora prima del rientro. Se invece si è diretti verso un abitazione dove non risiede nessuno si troverà all’arrivo la casa già riscaldata; se poi si rientra tardi dal lavoro con un semplice gesto sullo schermo dello smartphone verrà posticipata l’accensione dell’impianto di riscaldamento.